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Esercizio limiti esame #10
Calcolare il limite al variare del parametro
Suggerimento #1
Approssimare con Taylor le quantità coinvolte nel limite espandendole fino al terzo ordine.
Suggerimento #2
, quindi…
Suggerimento #3
Possiamo semplicemente dire che , e, a maggiore ragione, moltiplicando per il logaritmo si otterrà comunque un o-piccolo di .
Svolgimento
1. Iniziamo espandendo al terzo ordine le quantità coinvolte nel limite. Partiamo con l’arcotangente
2. Il seno
3. Per quanto riguarda il vale ciò che è stato osservato nel secondo suggerimento. Poiché l’intera quantità è un semplice o-piccolo di , quindi possiamo semplicemente ignorarla nell’espansione del limite
4. Per il coseno al quadrato a denominatore possiamo espandere prima il coseno semplicemente, e successivamente elevare il risultato al quadrato
elevando tale risultato al quadrato (si tratta di un quadrato di binomio, infatti l’o-piccolo possiamo semplicemente elevarlo al quadrato senza includerlo assieme agli altri termini, cancellando successivamente tutti i termini che vengono sovrastati dalla presenza dell’ utilizzato nei passaggi precedenti).
5. Ricomponendo il limite con i risultati del passaggio 1, 2 e 4 si ottiene
6. Distribuendo i meno evidenziati e cancellando i termini opposti
7. Riordinando i termini e rimuovendo l’o-piccolo, che risulta ormai inutile
8. Possiamo portare fuori dal limite i valori costanti e portare tutte le a denominatore, per poter studiare il comportamento del limite al variare di
9. Dobbiamo ora capire qual è il valore di che rende interessante il denominatore della frazione. Tale valore è , con il quale l’esponente della si annulla. Non si viene però a creare una forma indeterminata infatti si ha , quindi si viene ha , proprio come farebbe . Nel caso il limite ha un contributo unitario, e il risultato finale sarà dato dalla sola parte costante, ovvero .
10. Nel caso in cui l’esponente della diventa negativo, facendo “capovolgere” la frazione. Non essendoci più la a denominatore, quando si ha anche il risultato del limite sarà nullo, che annullerà di conseguenza anche il .
11. Nell’ultimo caso in cui l’esponente della rimarrà positivo, dunque la a denominaotore. Poiché si verrà a creare un termine nullo (ma comunque di segno positivo) a denominatore, che porterà il limite ad avere come risultato. Tale valore andrà però moltiplicato per la costante , che ne farà dunque cambiare il segno.
12. Riassumendo i risultati al variare di si ha
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