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L’intelligenza artificiale ci pone di fronte al problema molto più ampio dell’intelligenza in sé: cosa significa essere intelligenti? Come possiamo definire il comportamento di un algoritmo per dichiararlo intelligente?
L’intelligenza artificiale si suddivide in quattro principali ambiti di sviluppo, in base ai diversi obiettivi che possono essere posti nella risoluzione di un problema nel quale si vuole utilizzare un approccio basato su IA:
Pensare in modo umano: questo ambito di sviluppo si concentra sulla creazione di sistemi di intelligenza artificiale che emulano i processi di pensiero umani. Durante la rivoluzione cognitiva, si è cercato di comprendere le attività interne del cervello umano e sviluppare teorie scientifiche della cognizione, ovvero della facoltà di comprendere, apprendere e valutare la realtà circostante, orientandosi di conseguenza. Per studiare questo ambito sono stati utilizzati, per esempio, esperimenti psicologici e tecniche di imaging cerebrale per cercare di comprendere approfonditamente i meccanismi che sottostanno alla psicologia umana.
Pensare in modo razionale: pensare in maniera razionale comporta lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale che prediligano il ragionamento logico e le regole formali della razionalità. Tali problemi non sono però nuovi nella letteratura: già i filosofi dell’antica Grecia avevano esplorato e sviluppato un sistema formale per ottenere nuova conoscenza a partire dall’unità di base della conoscenza—le proposizioni—e tramite i sillogismi e le regole di inferenza si è poi in grado di sviluppare nuova conoscenza partendo da quella già disponibile. Tuttavia, la logica presenta delle grandi limitazioni: non tutti i comportamenti “razionali” possono essere raggiunti attraverso la deliberazione logica. Si rende infatti necessario quantificare anche l’incertezza che può nascere di fronte, ad esempio, a una conoscenza limitata o parziale di un problema.
Agire in modo umano: nel cercare di far agire in maniera umana un sistema d’intelligenza artificiale si cerca di replicare a livello computazionale il comportamento umano. Per verificare che una macchina sia intelligente, Alan Turing ha proposto quello che è ormai passato alla storia come il test di Turing, ovvero un Gioco dell’Imitazione attraverso cui si vuole valutare la capacità di un interrogatore umano nell’interagire sia con un sistema di intelligenza artificiale che un essere umano: se non li si riescono a distinguere si dichiara passato il test di Turing.
Agire in modo razionale: agire in maniera razionale comporta la progettazione di sistemi di intelligenza artificiale che riescano a prendere delle decisioni individuando la miglior strada per raggiungere i propri obiettivi, per lo meno sulla base delle informazioni che essi hanno disponibili. Si tratta dunque di massimizzare la quantità di “scelte giuste” che vengono fatte durante il percorso per raggiungere gli obiettivi posti. Si vogliono dunque progettare degli agenti razionali che operino autonomamente, percependo il loro ambiente adattandosi ai cambiamenti.
L’intelligenza artificiale ha dunque radici in varie discipline. Ciascuna di esse contribuisce in maniera diversa alla risoluzione dei problemi, affrontando argomenti come la relazione tra le regole formali della ragione e il raggiungimento di conclusioni valide che possano essere espresse nel mondo tramite delle azioni, la natura della cognizione umana e della conoscenza, i processi decisionali e la comprensione del linguaggio.
In poche parole
✅ L’intelligenza artificiale si occupa di definire e replicare il comportamento intelligente attraverso l’utilizzo di algoritmi e sistemi. Esistono diversi ambiti di sviluppo dell’intelligenza artificiale, al variare degli obiettivi preposti:
- pensare in modo umano
- pensare in modo razionale
- agire in modo umano
- agire in modo razionale
✅ L’intelligenza artificiale trae ispirazione da un insieme molto variegato di discipline, tra cui la psicologia, la logica, la filosofia e la scienza cognitiva; unendo ognuna di esse per sviluppare sistemi che possano ragionare, apprendere, prendere decisioni e interagire con l’ambiente in maniera ottimale.